domenica 25 novembre 2007

greetings from michigan

MICHIGAN
Sufjan Stevens 2004 rough trade

Sufjan Stevens è un cantautore polistrumentista originario del Michigan. e "Michigan" è un album invernale gelido da chiudersi in casa col maglione di lana a collo alto. ogni brano è una piccola fonte di calore che splende nella neve e una piccola porzione di solitudine.
la ricerca della grazia.
qualsiasi cosa voglia dire.
integralismo cattolico, ironia? pop, folk da caminetto, introspezione, denuncia. tutto si posa su strati di banjo, piano, percussioni, chitarre acustiche, fiati (arrangiamenti mai banali) insieme ad una voce sempre soffice e sospesa.
-questo disco è lunghissimo- un concept album sul Michigan (Flint, Detroit, laghi, fiumi, orsi) estenuante, con 2 bonus tracks e quindici pezzi eterni. melodie dolci e brani rarefatti "Holland", "Oh god, where are you now?", leccate di ottimismo e sarcasmo "Detroit, lift up your weary head!", un disco splendido per chiudere gli occhi.
(se non fossi ateo, sarebbe un ottimo motivo per credere in Gesù Cristo).
my top brano "for the windows in paradise, for the fatherless in ypsilanti".
Voto 8,5

2 commenti:

Gian ha detto...

Dal mio punto di vista, non è integralismo, ma sottile ironia...il voto è corretto, ma "For the Widows in Paradise, For the Fatherless in Ypsilanti" merita un dieci...

Matteo Piovanelli ha detto...

per edo:
"tu, musicalmente, non capisci un cazzo"